Oggi vi parlerò di cos’è il pavor nocturnus o disturbo da terrore nel sonno e della mia esperienza personale con mia figlia Elena.
Ne avete mai sentito parlare o vi è mai capitato con i vostri bambini?
Cos’è il pavor nocturnus
Il pavor nocturnus si potrebbe manifestare nella fascia di età dai 2 fino ai 12 anni , ma non continuerà per tutti quegli anni, tranquille.
E’ solo una fascia di età entro la quale si possono manifestare i terrori notturni, che non sono il “brutto sogno” dal quale riusciamo a svegliare il bambino.
Generalmente, per chi ne soffre, queste “crisi” si manifestano per un certo periodo di tempo e poi svaniscono d’improvviso come si sono presentate.
Senza seguire particolari comportamenti giornalieri della sua vita quotidiana, che magari possiamo pensare che possano influenzare il suo terrore durante la notte.
I pediatri hanno riscontrato che non ha né un significato, né una causa patologica, si manifesta la notte, durante il sonno profondo.
Come si manifesta il terrore notturno?
Ve lo descrivo di seguito, mi è successo personalmente per diverse notti con mia figlia.
Il bambino grida forte, urla, con gli occhi sbarrati, si agita, irrigidendosi e anche se cerchi di calmarlo, si butta via e ti guarda come se nemmeno ti conoscessi, cerchi di calmarlo ma invano, anzi se si cerca di fermare il suo gesto di dimenarsi si agita ancora di più.
In quel momento, ci si sente impotenti, perché naturalmente pensiamo: è sveglio, mi sta guardando, gli parlo e cerco di calmarlo ma proprio non mi ascolta, come mai? cosa gli sta succedendo?
Ci troviamo disorientati e spaventati anche noi, soprattutto quando vediamo che ha gli occhi aperti, pensando che sia sveglio,nonostante la nostra intenzione di calmarlo, questo non funziona.
Anzi, il bambino quasi ci vuole allontanare da lui, non si vuole sentire né abbracciato, né vuole che i suoi movimenti vengano fermati.
Come reagiamo da genitori?
Entriamo in panico anche noi, ancora più di lui, poi come tutti sappiamo non so se capita solo a me o anche a voi, la notte amplifica tutto.
Dopo aver superato la “crisi” torna a dormire tranquillo come se non fosse successo niente e noi rimaniamo sconvolti per circa un’ora a chiederci perché?
Nel mio caso, il giorno dopo ho chiamato subito il pediatra che mi ha subito portato a conoscenza di questi pavor nocturnus, dei quali prima non ero assolutamente a conoscenza e non ne avevo mai sentito parlare, nemmeno da altre mamme.
Generalmente queste “crisi” se così vogliamo chiamarle durano dai 15 ai 30 minuti. La frequenza con la quale si verificano non è possibile saperla, potrebbe succedere una volte come due, tre, cinque, come non potrebbe mai accadere.
Personalmente ad Elena è successo 3 o 4 volte la prima è stata terribile, perché vederla in quello stato e non riuscire a consolarla e vederla così terrorizzata mi ha disarmato.
Anche perché cercavo in tutti i modi di tranquillizzarla e non ci riuscivo. Ma vediamo come DOVETE COMPORTARVI
Cosa dovete fare in caso di Pavor nocturnus?
Quando succede ricordatevi di:
- non cercate di svegliarlo
- non cercate di fermarlo anche se si butta via
- non provate a “farlo ragionare” non vi ascolta
- non abbracciatelo, rischia di farsi male nel volersi divincolare
Parlategli a voce bassa con un tono tranquillo e rassicurante, non ha importanza quello che dite come parole, ma come lo dite. Svegliarlo è traumatico questa manifestazione avviene nella fase REM del sonno, nella quale non c’è consapevolezza.
In realtà anche se sembra vigile il bambino sta dormendo nel sonno profondo, la crisi finisce da sola. Con il passare del tempo si risolverà da solo, sperando che si manifestino il meno possibile perché per un genitore non è bello assistere a un pavor nocturnus e non poter far niente.
Voi avete ami avuto manifestazioni di pavor nocturnus con i vostri bambini?
Raccontatemi la vostra esperienza, sarà un piacere leggerla e confrontarci, in fondo noi mamme siamo una grande squadra.
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